Finanziera piemontese: prossimamente nuovi appuntamenti!
Inimitabile Finanziera piemontese di Anna e Luisella all’Agriturismo Gallina Giacinto a Santo Stefano Belbo in Piemonte, tra Langhe e Monferrato: controllate gli appuntamenti sul calendario dell’Home Page o proponete una data di vostro gradimento.
Variante personalizzata di uno dei Piatti tipici della cucina piemontese, la finanziera di Anna e Luisella esalta al massimo i sapori in un mix di raro equilibrio: da provare assolutamente!
Certamente un piatto ‘impegnativo’ anche nella preparazione (ogni ingrediente ha il proprio tempo di cottura e deve essere aggiunto al momento opportuno), ma, superato il ‘blocco psicologico’, potrete gustare una rara prelibatezza, non più appannaggio di soli estimatori.
La nostra finanziera piemontese, servita come antipasto nell’ambito di un menù tradizionale o personalizzato, è perfetta se accompagnata ai vini rossi di nostra produzione!
Guardate le date in evidenza sul calendario dell’home page e non lasciatevi sfuggire gli altri eventi.
Il piatto potrà essere gustato previa prenotazione entro il penultimo giorno antecedente la data fissata in calendario al raggiungimento del numero minimo che ne permetta la preparazione.
Alla pagina dei contatti potrete richiede ulteriori informazioni senza impegno o eventualmente proporre una nuova data di Vostro gradimento: saremo lieti di accontentarVi!
Da Wikipedia: “La finanziera è un piatto tipico piemontese nato durante il medioevo (secondo piatto); la prima ricetta conosciuta risale al 1450 ed è stata proposta dal Maestro Martino. È un piatto tipico del sud del Piemonte (Langhe, Roero, Monferrato) e ha subìto in seguito diversi rimaneggiamenti.
Rimane comunque un piatto povero nato dal riutilizzo delle frattaglie (parti scartate durante la trasformazione dei galletti in capponi e di alcuni scarti di macellazione dei bovini). Una ricetta successiva della finanziera ha per titolo ‘Salsa e ragout à la Financière’ ed è attribuita a Giovanni Vialardi (datata 1800).
L’etimo è incerto, tuttavia pare che ad un certo punto della storia la finanziera piemontese abbia abbandonato le tavole dei contadini, sia diventato un piatto elitario ed abbia quindi preso il nome dalla giacca da cerimonia, detta appunto finanziera, indossata a Torino nell’800 dai rappresentanti della finanza piemontese” […].
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